Si alza il sipario sulla nuova mostra al Museo della Città di Livorno curata da Gianni Schiavon insieme al collettivo The Musketeers. “Piero Gilardi. Tutto ciò che è, è nella natura” (fino al 4 settembre 2022) presenta oltre sessanta opere dell’artista torinese, offrendo uno sguardo esaustivo sul suo percorso dagli esordi negli anni Sessanta, sino al nuovo millennio. Un excursus che ai celebri e colorati Tappeti-Natura in poliuretano espanso unisce lavori che rispecchiano l’impegno civile militante e la passione per le nuove tecnolog

La storia di una galleria livornese longeva come la Athena, dove ci ha accolto il critico e curatore Michele Pierleoni, si intreccia con le vicende della famiglia che, di generazione in generazione, ne ha tenuto le fila con amore, competenza e dedizione.

Livù offre un occhio esclusivo all’interno delle sale ancora chiuse del Museo della Città, per vedere da vicino come è nata la mostra “Vittore Grubicy De Dragon: un intellettuale-artista e la sua eredità” e cosa è successo dietro le quinte dell’esposizione.

Fabrizio Razzauti ci introduce negli spazi della sua Extra Factory, un luogo che suggerisce fin dal suo aspetto una storia originale. Il nome è infatti l’acronimo di Ex Tipografia Razzauti e testimonia una riconversione industriale: dismessi i vecchi macchinari per la stampa, i locali, interamente ristrutturati, sono diventati un luogo inclusivo di aggregazione e socializzazione su fotografia e arti visive nel cuore di Livorno, in Piazza della Repubblica.

L’avvocato Luciano Barsotti, presidente di Fondazione Livorno, racconta la genesi e l’elaborazione della mostra “Vittore Grubicy De Dragon. Un intellettuale artista e la sua eredità: aperture internazionali tra divisionismo e simbolismo”.